Assicurazioni sociali 25. novembre 2018

Obiettivo: Le assicurazioni sociali devono poter far monitorare le persone assicurate. 

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Situazione attuale

Si riceve del denaro dalle assicurazioni sociali quando per motivi particolari non si può lavorare e non si riceve quindi alcun stipendio. Tra le assicurazioni sociali vi sono ad esempio l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni (suva) o l’assicurazione contro l’invalidità (AI).

L’assicurazione sociale esamina se una persona ha o meno diritto al denaro sulla base, ad esempio, di rapporti medici e di colloqui con la persona assicurata. La suva e l’AI nora hanno condotto a scopo di accertamento anche dei monitoraggi. Questo significa che in certi casi, oltre ai colloqui e ai rapporti medici, le persone assicurate sono state monitorate nella loro vita quotidiana. Di ciò queste persone non sono state informate.

Tuttavia, nel 2016 la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha stabilito che le attività di monitoraggio della suva mancavano di basi legali. Nel 2017 il Tribunale federale ha stabilito che anche alle attività di monitoraggio dell’AI manca una base legale. Da allora, la suva e l’AI non fanno più monitorare le persone assicurate.

Ora il Parlamento vuole creare la base legale anché siano possibili le attività di osservazione.

Che cosa cambierebbe?

In caso di accettazione dell’oggetto, la suva, l’AI e altre assicurazioni sociali potranno far monitorare le persone assicurate. Per far monitorare una persona assicurata, dovranno avere degli indizi concreti. Inoltre, potranno fare ciò solo se altri mezzi di accertamento non sono possibili.

Per le attività di monitoraggio sono ammesse registrazioni di immagini e suoni. Con un’autorizzazione di un giudice è anche permesso identi care la posizione della persona assicurata con dei localizzatori GPS.

La persona assicurata può venire monitorata in luoghi pubblici (ad es. per strada o in un negozio). Può venire monitorata anche in altri luoghi visibili da un luogo accessibile a tutti (ad es. un balcone). In questo caso, però, non è permesso utilizzare strumenti ausiliari come ad es. una scala, un drone o un microfono direzionale. La persona assicurata non può venire monitorata all’interno di un alloggio (ad es. camera da letto, tromba delle scale, lavanderia).

Un monitoraggio è possibile di base per sei mesi, in casi motivati per un anno. Nell’arco di questo periodo la persona assicurata può venire monitorata per 30 giorni in totale. Dopo che il monitoraggio è concluso, la persona assicurata deve venirne informata. La persona assicurata può poi avviare una procedura giudiziaria contro l’attività di monitoraggio.

Argomenti dei favorevoli

  • Solo chi ha diritto ai fondi dell’assicurazione sociale dovrebbe ottenerli. In parte questo non può che essere accertato tramite il monitoraggio.
  • La legge stabilisce chiari limiti per la tutela della sfera privata. È concesso ricorrere al monitoraggio solo in ultima istanza. Esso è limitato nel tempo e nello spazio.
  • La legge tutela anche i diritti delle persone assicurate. Infatti, dopo il monitoraggio esse devono essere informate e pos- sono contestarlo davanti a un tribunale.

Argomenti dei contrari

  • La nuova legge riguarda tutti noi. Non solo la suva e l’AI, ma anche ad es. le casse malati o l’AVS potranno far monitorare le persone assicurate.
  • La truffa alle assicurazioni è attualmente già punibile e perseguibile dalla polizia e dalla giustizia. Diversamente dalle assicurazioni sociali, esse si attengono però a regole precise.
  • Con la nuova legge le assicurazioni sociali avranno più possibilità di monitorare rispetto ad es. alla polizia.